Quanto costa demolire un rudere?

In alcuni casi, ci si ritrova ad essere proprietari di un immobile fatiscente, ad esempio attraverso un asta fallimentare oppure ricevendolo in eredità e si ha necessità di demolire quel rudere, per poter costruire un nuovo immobile che rispetti le proprie esigenze.

Le considerazioni da fare

Ci sono alcuni aspetti fondamentali che vanno considerati nel momento in cui si vuole buttare giù un rudere e costruire un nuovo edificio. La prima cosa è accertarsi del volume occupato dall’immobile e della sua preesistente consistenza dell’immobile.

Il Decreto del Fare, infatti, consente di modificare la sagoma del rudere (le murature perimetrali, la copertura, ecc.), ma a patto che si rispetti comunque la volumetria dell’immobile indicata nel catasto.

Quindi l’immobile potrà apparire diversamente, ma la sua consistenza e la sua destinazione d’uso dovranno rimanere le medesime.

Altrimenti bisognerà richiedere al proprio Comune la DIA o il Permesso di Costruire piuttosto che la semplice SCIA.

Cosa prevede la normativa

Quasi sempre, gli edifici fatiscenti si trovano in una condizione tale per la quale un restauro è molto più costoso, rispetto a una demolizione e ricostruzione.

Inoltre questa opzione permette di usufruire di un iter procedurale agevolato per la richiesta dei permessi comunali fondamentali per poter effettuare i lavori a norma di legge.

Il Decreto del Fare ha introdotto notevoli semplificazioni in ambito edilizio, infatti questo ha previsto la possibilità di costruire ex novo un immobile dopo aver demolito il rudere preesistente senza rispettarne la sagoma con la sola SCIA.

Ciò vuol dire che l’operazione di demolizione e ricostruzione è al pari della ristrutturazione, permettendo quindi di avere tutti i vantaggi fiscali previsti dalle norme vigenti.

Qual è il costo della demolizione?

Quando si ha la necessità di demolire un rudere e costruire un nuovo edificio, bisogna sempre affidarsi a professionisti ed aziende con una notevole esperienza nel settore e che possano garantire affidabilità, sicurezza e il rispetto delle tempistiche.

Fare una stima precisa dei costi non è semplice poichè molto dipende dal volume dell’edificio da demolire, infatti i costi di demolizione sono calcolati in base ai metri cubi di macerie che si producono. Ed a questi vanno sommati le spese per il trasporto e lo smaltimento delle macerie stesse.

Solitamente comunque il prezzo medio è di 40€ al metro cubo, che include la messa in sicurezza dell’area (aspetto da non sottovalutare) e lo smaltimento delle macerie.

Gli aspetti legati invece alla ricostruzione, sono fortemente influenzati dai materiali che vengono scelti e dalle opere e finiture che vengono richieste.

Ad oggi, possiamo stimare dei costi che si aggirano tra gli 800€ e i 1.500€ al metro quadro, ai quali poi va aggiunta l’iva e le spese tecniche dei professionisti, che dovranno stilare un progetto di riqualificazione e un capitolato del nuovo edificio.

Infine, se il nuovo edificio è un’abitazione residenziale, non ci sono nè costi di urbanizzazione nè oneri comunali ed è possibile usufruire delle detrazioni fiscali fino al 65% nella propria dichiarazione IRPEF.